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Hanami

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C’è ancora tanto da guardare.

C’è il rumore con cui siamo partiti

nascosto nella terra

catturando i guizzi dei muscoli facciali

col riflesso di parole in superficie

di un'acqua più profonda

 

Dietro alla facciata delle case

il non detto delle stanze, i corridoi,

i vestiboli dell’intero corpo pesano

persino più del mondo che si tocca

Nel suo modo d’essere Originario

hanno una  grammatica privata

un'oscura forma, le cose che noi siamo

per non assassinare la magia

Volevi mangiare i colori della vigna rossa,

disinfettarti alla luce di ogni giorno,

per scorticare la pelle con la sua dolcezza,

fino a spezzarti, nel cielo, ricostruirti

sugli alberi, tra i muri, sui volti che fanno

 

ti cerco come posso, dietro la schiena

e sotto le suole. C’è un Prima

-un flusso che attraversa  lo stesso luogo

che gesta le radici, nelle praterie della verità-

catturato con lo sguardo, non c’è errore

della vista, attraversando tanto spazio,

se oggi diventa tonda la tua casa

da lontano, tra realtà e vita. porto un sassolino,

un fil di lana anch’io, dove mi siedo,

insieme alle parole uscite via dal corpo

 

c’è così tanto da guardare

leccando l’alfabeto di ogni fiore

in cerca di salvezza. Sono due in uno Eduard Boubat

con ali bagnate nella polvere,

hanno un movimento circolare

prima di cadere, nel profondo che trattiene,

si fa eterno l’anima, prossima al vuoto,

affollato di luce

 

è l’intreccio di silenzio e di vocali,

la celebrazione, madre di se stessa,

un divenire prima di spiccare il volo

il sacrificio delle parole verso il corpo,

che genera l’amore,

al limitare della ragione,

perché ancora da dirsi..

nel respiro

 

è da là  che viene dentro, lo stupore,

con altri occhi, della mente,

e lo consegna in dono sulla lingua

nell’attimo che tocca appena il fondo

in una sola luce immaginale

è l'hanami, di vita in vita, che risuona

fino alla dimora del principio,

che si apre, ancora senza nome,

dove la sua voce è quella stanza

con gli alberi, e tutti i fiori dentro.

 amina narimi - 08/04/2014 20:43:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

con lo sguardo chino leggo le vostre parole grandi che scendono come una pioggia morbida tintinnando sugli occhi divenuti chiari
Grazie Franca Grazie Nando..siete una guida e una carezza insieme

 Franca Alaimo - 07/04/2014 23:59:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Quanto sproporzionata è la Bellezza in confronto alle parole! Quanto misterioso quel sentire che non puà essere espresso, e genera una dolcezza "al core che intender non la po’ chi no la prova", come scrive Dante, il primo poeta a cantare l’inespribile, l’Assoluto, senza mai descriverne il volto.
Tutto questa felicissima impotenza nasce da un assurdo che solo gli uomini sperimentano quando dal finito sorge l’infinito, dall’abbraccio di due esseri quello che cinge il cosmo, in un’ascesa verticale che non ha fine e non può essere raggiunta dalle parole. Ma la poesia, forse, è nata per pronunziare il silenzio e farlo ancora più silente; ed eccola la poesia di Amina, più grande di se stessa, più eloquente delle parole che la compongono. La sensazione è quella di essere presi da un vortice, da un’estasi, simile a quella dei dervisci che qualcuno ha evocato. Così attoniti li si guarda, sperando di entrare nel loro cerchio. Perché,sì, la poesia di Amina si sfiora, ma non si tocca.

 quattrostraccisullapelle - 07/04/2014 18:31:00 [ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]

Ho l’urgenza di scrivere, un’urgenza tutta soggettiva, quella febbre devozionale per dire: "c’ero anch’io", quando si è stati testimoni di un evento che tutti riconoscono almeno come straordinario, ché solo il tempo potà dire tutto il di più dell’esperienza, il di più di chi quell’esperienza l’ha "provocata"; allora per questa urgenza non riesco ad aspettare e sopporto il diasagio di scrivere con un "vecchio" e piccolo cellulare, che non mi permette citazioni letterali estrapolate da questo testo che vorrei commentare.
La chiave interpetativa della poetica di Amina o della gran parte delle sue poesie, è nei primi versi dell’ultima strofa e in quel verbo ricorrente: "guardare", Poiché è proprio così: lei "vede" un’evidenza che alle nostre menti rimane celata, Amina ha una capacità di penetrare nel visibile e senza resistenze, doti tali che le permettono di conoscere il rovescio del reale oppure la Poesia che giace dentro ogni manifestazione del reale e senza rifiutare l’ipotesi di Dio ma...
Mai scindere nella poetica di Amina l’aspetto umano e l’aspetto più spirituale, qui in un’accezione primariamente (non esclusivamente) a-teistica, ogni divisione delle due componenti della persona umana priverebbero Amina di Amina, non avrebbero alcun senso e svuoterebbero il suo celebrare, nei versi che ci dona scrivendoli, il nostro essere carne della possibilità propria ai riti, cioè di diventare porte d’accesso alle realtà meno visibili.
C’è un intreccio nei suoi versi, che annoda la vita di una donna con il respiro di un’anima, due voci con-fuse e indivisibili, tanto è vero che mi sembra, leggendo questi stupendi suoi versi, di "vederle" il pube muoversi nel respiro degli occhi suoi perdutamente e poeticamente innamorati dentro il loro "guardare" gli amplessi di cielo e terra. E nel loro guardarsi attraverso il guardare donare a lei quell fecondità che partorisce con le parole (e qui mi sarebbe piaciuto richiamare dei versi della prima o seconda strofa che dicono quanto siano le parole quegli angeli che ci dicono l’invisibile - ah, l’insana mia urgenza!) i fiori di luce cristallina che noi, nel privilegio di averla qui, possiamo frequentemente ammirare
Ho sragionato d’emozioni, mi perdoni la: MiaInsuperabilePoetessa

 amina - 07/04/2014 16:16:00 [ leggi altri commenti di amina » ]

Sei un’acquabuona tu Cristina, un vento morbido che si vorrebbe sempre accanto
Sei un’anima che si desidera nel " gioco del mondo" per arrivare insieme al cielo e ridiscendere con un sorriso eterno
Sono sempre " innamorata" di ogni tua parola ovunque letta, di ogni tua poesia che custodisco

  Cristina Bizzarri - 07/04/2014 15:55:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

... lo so ... sono magici - e tu sei anche una maga ... io una concierge innamorata di dervisci, dervisce, maghi e maghe. :)

 Amina - 07/04/2014 15:41:00 [ leggi altri commenti di Amina » ]

È nel profondo di ogni polmone che conducoe vostre parole
preziose per ogni respiro, ogni giorno. Grazie
e.... amo i dervisci :)

  Cristina Bizzarri - 07/04/2014 14:11:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Hai la voce senza parole di un derviscio danzante, poco prima di cadere.

 Lorenzo Mullon - 07/04/2014 09:57:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

il rumore con cui siamo partiti ha creato la scorza delle cose, è rimasto dentro le linee di confine, tra un colore e l’altro, e dove il sole si tuffa nella pelle

 Adielle - 07/04/2014 01:46:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Con l’anima prossima al vuoto prima di spiccare il volo: poetessa che si accinge a scrivere? Ciao Amina, un caro saluto.

 Alessandro Martino - 06/04/2014 20:37:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Martino » ]

... con quei volti che fanno... e c’è così tanto da guardare, si, così tanto... grazie.

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